Sicily 2133-L'isola stretta nel pugno

Presentato a Novara di Sicilia il libro "Sicily 2133-L'isola stretta nel pugno" di Mario Cunsolo
di Alfredo Anselmo

Sabato 21 maggio 2016 si è tenuta a Novara di Sicilia la presentazione del libro "Sicily 2133-L'isola stretta nel pugno" di Mario Cunsolo, Algra editore. L'evento si è svolto a Palazzo Salvo - Risicato, e sono intervenuti l'autore, il relatore Luigi M.C. Urso e il vice sindaco Salvatore Bartolotta che ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale. Ha moderato Angela Pantano in rappresentanza della Pro Loco cittadina. Il libro di Cunsolo è un romanzo di fantapolitica, distopico, ambientato nella Sicilia del 2133. Anni prima si era verificato un evento importantissimo per la storia dell' umanità: la fine degli idrocarburi, cioè del petrolio e il mondo era ritornato indietro di più di un secolo. In Sicilia, Cosa Nostra è andata al potere, sostituendosi allo Stato, rendendo l' isola indipendente dall'Italia, dividendo i territori in vari feudi, governati ognuno da un "signorotto" - feudatario. Facevano capo ad un unico referente, il capo dell'isola Don Vito Nitti.
Don Vito ha portato la popolazione a grandi livelli di povertà e ignoranza, cancellando o riscrivendo la storia, vietando la diffusione della cultura, al punto di morire se si è letto un libro.
In un quadro così fortemente negativo, uno dei feudatari sottoposti al Nitti, don Tano Mutolo inizia a chiedersi se davvero quella sia l'unica scelta possibile o se invece si possa cambiare il fatto che l'isola è stretta nel pugno. Dalla sua decisione derivano tutta una serie di conseguenze che sono la trama del libro e che lo rendono avvincente fino all' ultima pagina. Gli interessi in ballo sono tanti e niente è scontato. Chi legge il libro rimane alla fine con questa domanda "E se davvero fosse così?"
Ciò che colpisce è l'accurata ricostruzione geopolitica nella quale si svolge l'azione, e come l'autore sia stato in grado, attraverso il romanzo di dare forma a quello che era il sogno/delirio di Riina, quando progettava la sostituzione di Cosa Nostra allo Stato. Un libro particolarissimo ed anche il convegno a Palazzo Salvo-Risicato è  stato indubbiamente un vero momento di confronto sullo scottante tema della mafia, sul destino della Sicilia e dei siciliani. Su quali siano gli atteggiamenti, gli interessi che ci spingono a fare o a non fare determinate scelte, considerando che i tempi di un cambiamento sono secolari e a volte sembrano inafferrabili.
L'autore ha anche detto che per scrivere questo romanzo ha accuratamente studiato anni e anni di storia di mafia, cercando di capire quale fosse il suo ruolo nello scenario internazionale. E di essersi ispirato al libro 1984 di Orwell e, in risposta alle domande di Urso, che vorrebbe scrivere un prequel e magari fare un cortometraggio, nella speranza che il libro possa diventare un film o una storia a fumetti. È intervenuto il pittore Nino Gentile, che è stato protagonista insieme ad altri undici artisti di una Collettiva presso Palazzo Stancanelli, il quale ha fatto riferimento al Gattopardo: "Cambiare tutto per non cambiare nulla" sostenendo che l'Arte può è deve avere un ruolo positivo per migliorare la situazione.


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