Caravaggio di Andrea Italiano a Novara di Sicilia

di Angela Pantano

A Novara di Sicilia accanto al Teatro Comunale "R. Casalaina" c'è la Via Mascagni. Ad un certo punto in questa via, c'è una casa disabitata che ha un architrave famosissimo perché vi si legge l'aforisma "Ammazzate il sintomo del gregge", una versione popolare del più aulico Sapere aude!, in genere molto fotografato da chi passa da lì.

Per me quindi sarebbe molto facile dire che lo spettacolo su Caravaggio di Andrea Italiano, organizzato dall'Amministrazione Comunale di Novara di Sicilia e da Giambra Editori,che si è svolto sabato 04 febbraio al Teatro Casalaina non sia nulla di che perché Andrea Italiano non è Sgarbi e Sgarbi è Sgarbi, come in fondo pensano tutti ma hanno ben pochi il coraggio di dire, però ciò significa appunto usare  il "sintomo del gregge".
Personalmente a me il racconto di Caravaggio fatto da Andrea non è dispiaciuto. Diviso in tre parti, con ampio spazio alla formazione del pittore, inquadrandolo nel suo tempo e con i suoi "maestri". Ho particolarmente apprezzato l'idea  che l'immagine che abbiamo oggi del genio artistico è piuttosto distorta, perché nulla si crea dal niente e tutto anche le migliori opere d'arte sono frutto di quella che una volta si chiamava gavetta! Parola che oggi sconosciamo! Nella seconda parte si è parlato ampiamente della permanenza di Caravaggio a Roma, della città che era, della vita artistica e personale del Merisi, vedendo attraverso le slide le opere più importanti e famose del pittore, sottolineandone la poetica, il suo modo di dipingere la realtà per  concludere infine con l'ultima parte della vita di questo grande artista.
Il racconto fatto è stato piacevole, due ore e mezza di monologo intervallato anche da spazi musicali che hanno reso ancora più disteso l'ambiente. Non sono mancate alcune contestazioni al più noto critico d'arte della nostra TV soprattutto per quanto riguarda l'accostamento tra Caravaggio e Pasolini ma Andrea aveva già ampiamente espresso il suo pensiero al riguardo via social, scatenando un ampio dibattito. Si sa Andrea Italiano è un provocatore, uno che ha coraggio di criticare e soprattutto di dubitare. Pensate che ha "osato" mettere in  dubbio la paternità della statua della Madonna Assunta di Novara di Sicilia, in un libro su Novara di Sicilia, suscitando anche qui un sacco di polemiche.
L'evento su Caravaggio quindi l'intento di portare l'arte a Teatro con un nome che ancora non è di rilevanza nazionale era certamente rischioso. Poteva essere un flop, invece è stato un successo. Tra il pubblico tanti novaresi e tante persone dei paesi vicini. Se c'è una cosa che rende orgogliosa chi scrive, è che noi novaresi in alcuni momenti abbiamo il coraggio di aprire strade nuove. Perché sicuramente, lo spettacolo di Andrea Italiano, nel settecentesco  Teatro Casalaina ha significato un inizio importante per la cultura, per il nostro paese che ne è ricco e speriamo per la carriera di Andrea stesso.
E' facile dire che sei una persona di cultura se vai a vedere uno spettacolo di Sgarbi su Caravaggio,  ma la domanda che mi pongo e vi pongo è la seguente: la cultura non è quella cosa astratta che va oltre il nozionismo che ti fa venire la curiosità di sapere cosa pensa un giovane critico che col tempo potrebbe diventare famoso (ce lo auguriamo) rispetto a quello che pensano uno o più critici già noti e fare il confronto?
Altrimenti, che cultura è? Come diceva Norberto Bobbio  ≪Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze≫.
Capite che per fare questo non si può fare parte di un gregge…….. di capre!!

Riportiamo di seguito la dichiarazione di Pierangelo Giambra di Giambra Editori:

GRAZIE NOVARA – GRAZIE NOVARESI
Grande serata di arte e cultura, quella di ieri rappresentata al Teatro Riccardo Casalaina di Novara di Sicilia, con un Andrea in splendida forma, che ha rivisitato la vita e le opere del pittore lombardo.
Uno spettacolo di oltre due ore, che non ha annoiato il folto pubblico giunto anche dalle zone limitrofe, anzi, direi, che la platea è stata coinvolta fino alla fine dal monologo del giovane critico barcellonese.
Volevo ringraziare pubblicamente il Comune di Novara di Sicilia, nelle persone di Girolamo Bertolami, Salvatore Bartolotta e Girolamo Sofia per aver “sposato” da subito il progetto, mettendo a disposizione il Teatro gratuitamente, dimostrando un’apertura verso la cultura che non tutte le amministrazioni Comunali hanno così da poter “permettere” la visione gratuita.
Un grazie ad Andrea, che ieri mi ha dato la conferma di quello che è, rendendomi orgoglioso di essere il suo editore.

Foto di Melania Sofia

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